maccarunare (lu): arnese
per fare i maccheroni
maccature: fazzoletto
macerina: muretto a secco
màchine: automobile
macirine: sassi di medie dimensioni accatastati alla rinfusa.
Solitamente il mucchio era formato dai sassi trovati nel terreno durante
l'aratura e la sarchiatura
maddemane: questa mattina
ma fatt na scrizziaun: escrescenza dolorifica nella pelle (M. sul S.)
mafine: schiaffo
magnà: mangiare
magnamùcchele: mangiamoccoli
m'addòne: mi accorgo
m'ardà: mi ridà, mi restituisce
m'ardàte: mi ha ridato, mi ha restituito
m'ardì: mi ridai, mi restituisci
m'ardète: mi ridate, mi restituite
m' attòcche: mi tocca, tocca pure a me
m'attuccàte: mi è toccato, è toccato pure a me, mi spettava
m'attucchèje: mi toccava, mi spettava
maccatiùre: fazzoletto per la testa
maddemàne: stamattina
maddùni, madùne: mattone
magnatore: mangiatoia per animali
marèje, marèij: amaro
mahàre: mago, stregone, indovino, guaritrice
maiàbbele (lu): noce più grande con cui si colpivano per gioco altre
noci
malamènte: cattivo
malapeggie: martello
mambrucche: traino, carretto, carro agricolo a quattro ruote, piccole
davanti e grandi dietro
mammalucc: uno un po’ ritardato (M. sul S.)
mammara: ostetrica
mammelle: mammella
màmmeta, màmmete: tua madre
mammocce (lu): ragazzo, semplicione
mammòne: nonna
mammucce, mammuccia: nonna
mandèle, mandìle (lu): copri tavolo da cucina, tovaglia
mandemàne: stamattina, questa mattina
mandera: manto, grembiule
mandmà, mandmane: stamattina
mandra: recinto dell’ovile
mandricchie: è difficile trovare l'esatto corrispondente nella lingua
italiana. Il termine indica un telo di stoffa di media grandezza ,
spesso di forma quadrata, utilizzato per lo più come "contenitore" nella
raccolta spicciola dei prodotti agricoli: riempito il telo, si
raccolgono le quattro cocche nella parte superiore e si annodano fra
loro per evitare che il contenuto fuoriesca. Ma il termine indica molti
altri "teli" simili a quello descritto: un improvvisato grembiule da
cucina, un tovagliolo grezzo, un fazzoletto ampio col quale formare un
fagotto, ecc. Figuratamente parlando, la "mandricchie" è "l'aspetto
iniziale" di ciò che diverrà un fagotto (la "multine") o un involucro
(la "mappatelle"). Se la ricerca dell'esatto corrispettivo italiano è
un'impresa ardua, l'ètimo della parola è invece facilmente riconducibile
al sostantivo femminile latino "mantica": nella Roma antica indicava la
sacca destinata a contenere i viveri per il viaggio
mandricchie, mandricchiòne: strofinaccio da cucina
mandusìne: grembiule da cucina
manfrine: manfrina, danza popolare piemontese
mànele, mànnele: mandorla
manèlle (la): fascio di grano
manière: mestolo di rame. Inutile cercare corrispondenze col vocabolo
italiano "manièro" (castello feudale). Sorprendentemente, la parola
dialettale deriva dal gergo della falconeria. In questa disciplina, con
il termine "manièro" si indica un animale docile e ben addestrato alla
caccia, cioè "di buone maniere" (in senso figurato): …un bello astor
manièro (Carducci). Parimenti, il vocabolo dialettale allude al
procedimento con il quale il metallo del mestolo è stato forgiato alla
bisogna (reso cioè "manièro", docile, plasmato duttilmente all'utilizzo
cui è destinato
manìre (la): mestolo in rame per raccogliere l’acqua dalla conca
mànnele: mandorle
mannibbele: manovale, uomo di fatica privo di cognizioni tecniche
manòppele (lu): covone
mànte: coperta
mantile: tovaglia. Il termine in sé non presenta particolari "stranezze"
linguistiche, ma è interessante rilevare che ancora una volta l'etimo
del termine ci proviene dal greco. Con la parola mantìlion veniva
appunto indicata la tovaglia su cui poggiare le pietanze. Per certo
anche il termine spagnolo "mantiglia" (il caratteristico ed ampio telo
di pizzo usato dalle donne) deriva dallo stesso vocabolo greco
mantimàne: stamattina, questa mattina
mantire: mantiglia, grembiule
mantomà: questa mattina
mantuil: tovaglia (Montebello sul S.)
manuòppere: covone di grano
manuppie: covoni di grano
mantinùte: amante, mantenuta
mappatelle: involto ottenuto legando a croce le quattro cocche di un
fazzoletto, di uno strofinaccio da cucina (la cencia o cinciarelle) o di
un grembiule (mandrìcchie). Utilizzato di solito per contenere generi
alimentari da portare nei campi
mappene: schiaffo
mappène, mappìne: strofinaccio da cucina
mariule (lu): ladro
marrocche (la): pannocchia
massalétte: traversa, traversina
massare: dirigente
massarui: la masseria (M.sul S.)
masse (la): impasto di farina, acqua e lievito per fare il pane
massera: sera, stasera
marèje, marèij: amaro
màrfu: muco
marràcciu: falcetta
marròcche: pannocchia di mais
massèra, massere: questa sera
mastre muratore: capomastro
mastrijà: ingegnarsi su qualcosa
mastrìje ( J - tu - esse) m'ingegno, t'ingegni, s'ingegna
mastrijème (nu): ingegnamoci
mastrìjene (isse): essi, loro s'ingegnano
mastrijète: ingegnatevi
matintate: ammaccata, sciupata. Derivante dall'altro termine dialettale,
molto simile, attintà (palpare) il quale a sua volta proviene
dall'italiano attentato (participio passato di attentare), tentare,
mettere mano. Nel linguaggio forense è anche usato in luogo di assalto,
aggressione. Quando era ancora molto attiva la coltivazione delle piante
da frutto, si era soliti, quando si portavano i bambini nei campi,
mostrare loro la frutta in fase di maturazione. La curiosità dei
piccoli, li portava a toccare i frutti, ma venivano prontamente ammoniti
con la frase: "Nin li tuccuà ca sinnò zi matente!" (non li toccare
altrimenti si sciupano)
mattità: stupidaggini, fesserie
matunélle (la): tavola dentata per lavare i panni, mattonella
mazzafruste: mazza da botta con manico di legno duro unito, mediante un
elemento snodato, ad un mazzo di acero la cui lunghezza varia dai 30 ai
40 centimetri, adoperato dai contadini per battere i legumi secchi sulle
aie
mazzamurrille: gnomi, folletti
mazzamarielle: folletto
mazze: pene
mazze: bastone
mazzemaurille: folletto notturno
mazzitte: batacchio
mazzuàffere: cosa informe e sgraziata. Da una prima analisi il termine
sembrerebbe derivare dalla frase italiana "mazzo di affari" (vale a dire
accozzaglia di cose messe assieme) di cui potrebbe essere una
contrazione. Altra ipotesi, molto più attendibile, è quella che il
termine sia l'unione di due parole latine: massa e fere. La prima,
simile all'italiano, corrisponde ad ammasso, mucchio, mentre la seconda
(fere) sta per circa, quasi, generalmente. Ovviamente, come sempre
accade in questi casi, nei vari passaggi (dal latino, all'italiano e da
quest'ultimo al dialetto) i termini hanno subito una serie di
trasformazioni diventando appunto "mazzuàffere" lasciando però invariato
il concetto: una brutta cosa sgraziata
‘mbaccie: vicino, di fronte
‘mbacciatêre (la): affronto
‘mbaiatelle, sbajatelle(la): bottiglia ovale rivestita di paglia, fiasco
impagliato
‘mballette: balla di fieno
'mbàpite: stupido, rimbambito
'mbarà: imparare, insegnare
'mbare: impara, insegna
'mbarate: imparato, insegnato
'mbàreje: imparagli, insegnagli
'mbarèmece: impariamo, impariamoci
'mbàrene: imparano, insegnano
'mbarèteve: imparate, imparatevi
'mbarìje: imparavi
‘mbbese: appendere, impiccare.
‘mberrate: duro
‘mbiastre (lu): buono a nulla
'mbiciàte: impermeabile
‘mbiète (la): bietola
‘mbigne: tomaio, la parte superiore della scarpa che fascia il piede
'mbiràte: teso dal freddo, rigido
‘mbivizà: aizzare
‘mbò: un poco
‘mbonne: bagnare, intingere
‘mbranato: impacciato
‘mbrenà: rendere incinta
‘mbrezzechì, ‘mbrizzicà: infilzare
‘mbriacòne: alcolizzato
'mbrnàte: incinta
‘mbrisatùre: raffreddore persistente
’mbrizzicà: infilzare
’mbrizzicate: infilzato
’mbrizzìchele: infilzalo
’mbrizzichèmele: infilziamolo
’mbrizzichètele: infilzatelo
’mbrizzìchene (isse) essi, loro infilzano
'mbrnàte: incinta
‘mbrundà: improntarembujarse: fermarsi
’mbujàte: fermo
’mbujèmece: fermiamoci
’mbùjete: fermati
’mbujèteve: fermatevi
’mbùjne (isse) essi, loro si fermano
’mbujùne: fermo
'mbusse: bagnato
'mbuttìte: coperta pesante, ma adoperato anche per dire a una persona
che sta ben coperta, ovvero: s’ha ‘mbuttìte, si è imbottito, ben coperto
‘mbuzzenìte: puzzolente
‘mfrusciate: forte inspirazione
me à ju: mi vuoi
meccechêlle (lu): pezzetto di pane
meijechêlle (la): mollica
melancule: cetriolo
melanguele (la): cetriolo
mele cutogne: tipo di mela
melegranate (lu): melograno
menàcene (la): albicocca
mendone: montone
mennélle (la): nastro per legare
mensale: tovaglia
menzanèlla: scodella
mèrcu: ferita
merècule (li): more
merenne: mirando
mesa, mese: madia
mesera: maschera
mèstolo: cuppine
mète, mètere: mietere
metràbbele (lu): eastrello per spargere il grano
meuma: loquacità
mêzze: guasto
mêzzette (lu): misura di capacità, mezzo etto
m’ha fide ( j ): io ce la faccio
micaragne: ragno
micizie: amicizia
mierche: marchio
mi fide ( j ): io mi fido
mignìcuru: ombelico
mijare: migliaia
mije: meglio
mijchele: ombelico
mijche: mollica
mijcule: ombelico
mijchelle: un pochino. Es. dammene ‘na mijchelle: dammene un poco
mijcule, mijecule: ombelico
milalle: mela
milanguile: cetriolo
m’lignane: melanzana
minacce: ultima spremitura dell'uva. Veniva sparsa nei campi per
concimarli
minducce: erba armatica, menta
Mingénze: Vincenzo
mintòne: ariete
mirène: amarena
mirìcule: more delle siepi
mirricàne: americano
misciscche: carne, di solito caprina, essiccata al sole
misciulène (la): moìna
mistecotte: mosto cotto
misticanze: verdure miste
mizzitte: contenitore di legno per granaglie. Poteva contenere fino ad
un massimo di cinquanta chili
mizzone: cicca di sigaretta, detto anche per indicare bambini piccoli
‘mmannèbbele (lu): manovale
mmareje: amaro
mmasciate: faccenda da sbrigare, lavori di casa
mmàste: basto
mmàstece: colla
‘mmèce: invece
‘mmellàrde (lu): uomo fiacco
‘mmesciulète: molle
mmidie: invidia
mm’ste cotte: mosto cotto
mmòcchele: muco che scende dal naso
mmucculòse: persona a cui sc3ende spesso il muco dal naso, ma si
chiamano così anche i ragazzi troppo capricciosi
mmusciulìte: si adpera per indicare qualcuno che fa le cose con lentezza
snervante e che è veramente lento in ogni sua manifestazione vitale
mmuttèlle: imbuto
mneit abball, ammont: venite giù, su (M. sul S.)
mò: adesso
mòcche: in bocca
mocciche: morde
moje: moglie
mòro: moro, negro
morre: grotta di gente
mò te sdellùffe: ora, adesso ti picchio con forza, ti faccio male
morge (la): grossa pietra
morra: branco
morre: gruppo, frotta, nugolo
mottèju: imbuto
mozzadètere: scorpione. Letteralmente: mozza dita‘mpajiatella sciampa:
fiasco impagliato vuoto
‘mperate: irrigidito
'mpeste: inquinato
‘mpiastre: ragazzo
'mpirninzù: per in su
'mpizze: nella parte estrema, proprio sul bordo
‘mprònte: in fronte
‘mpruntà: puntare, nel gioco
‘mpruntature: riferito all'aspetto fisico, alla somiglianza con qualcuno
’mprùnte: punta, si dice nel gioco a chi non ha ancora fatto la puntata
m' so mbuss: mi sono bagnato (M.sul S.)
‘mpujàte: fermato
’mpujùne: fermo, senza fare niente
’mpùjete: fermati
muccecà: mordere
muccecaco: spregiativo giocato sui due significati di muco (del budello
d’animale macellato e del naso) e di Cecò-Cacò
muccecbève: si mordeva, mozzicava (le mani)
muccicà: mordere
muccicate: morso
muccu: muso
muccule: muco
mugneture: recinto per la mungitura
mujèlle: cefalo
mulignàne: melanzana
munachelle: fuocherelli
mundachêne (lu): mucchio
mundone: montone
mundunare: immondezzaio
munnà: spazzare, scopare
munnezza: immondizia
muoja addè: non si sa mai
mupe: sornione
mupe: zitto, fai silenzio
murgêne (la): donna scontrosa
murtale: mortaio
muschijje: moscerini
mussce: moscio
mutanne: mutande
muttèlle: imbuto
muttill: imbuto (Montebello sul Sangro)
muzzette: misura di grano |